Tassazione immobiliare, Bruxelles bacchetta l'Italia: "Discrimina gli stranieri"

lunedì 28 gennaio 2019 - 21:17

La Corte di giustizia europea ha messo sotto accusa l'Italia per aver mantenuto un atteggiamento discriminatorio tra cittadini italiani emigrati all'estero e cittadini di altri Stati Ue in tema di tassazione immobiliare e imposte locali. Nel mirino la mancata modifica dell'attuale legislazione che consente agli emigrati italiani, in caso di acquisto della loro prima abitazione, di poter usufruire di un'aliquota preferenziale dell'imposta di registro immobiliare senza che sia soddisfatto il requisito di residenza.

 

I cittadini degli altri Stati dell'Unione non hanno diritto a questo trattamento se non risiedono realmente nel Comune in cui acquistano l'immobile o se non vi spostano la residenza entro 18 mesi dall'acquisto. Ciò, come spiegato dalla Commissione europea, è contrario al trattato sul funzionamento dell'Unione europea che non ammette discriminazioni in base alla cittadinanza. Proprio sulla base di tale principio è stato presentato ricorso alla Corte di Giustizia.

 

Bruxelles però non si è fermata qui e ha messo in mora il nostro Paese in quanto, a certe condizioni, i pensionati italiani residenti all'estero sono esentati dal versare l'Imu, oppure "beneficiano di riduzioni delle imposte sugli immobili di proprietà in Italia per i servizi forniti a livello locale". La lettera di messa in mora è stata inviata dalla Commissione "per avere mantenuto condizioni più favorevoli sui tributi comunali sulle prime case in Italia appartenenti a pensionati italiani residenti in altri Stati Ue o in Paesi membri dello Spazio economico europeo".

 

 

 

Fonte: Sulla tassazione immobiliare l'Italia discrimina gli stranieri (Italia oggi)